Il Trust è un istituto utilizzato da secoli nel Paesi anglosassoni per la gestione di beni destinati a beneficiari oppure ad uno scopo.
Lo strumento permette di creare un patrimonio separato nel quale la gestione dei beni spetta al Trustee (sotto il controllo di un Protector) mentre le spettanze economiche sono dei beneficiari.
La struttura tipo del Trust prevede un rapporto fiduciario in virtù del quale il Trustee gestisce un patrimonio che gli è stato trasmesso da un altro soggetto – il Settlor o Disponente – per uno scopo prestabilito, nell’interesse di uno o più beneficiari, sotto la sorveglianza di un Protector.
I beni possono essere apportati al Trust al momento della sua istituzione, in momenti successivi o per testamento. Sia da parte del Disponente sia da parte di Terzi apportanti.
In particolare il Trust viene utilizzato in Italia nei casi in cui gli strumenti giuridici classici non riescono ad offrire soluzioni efficienti a famiglie e imprese: organizzazione evoluta del passaggio generazionale, gestione efficace di comunioni ereditarie e non, efficientamento di operazioni societarie straordinarie, operazioni di escrow, funzione di esecutore testamentario in situazioni complesse, gestione di investimenti finanziari, organizzazione della gestione del patrimonio nella terza e quarta età. Il Trust costituisce anche un modello innovativo per la tutela delle persone fragili.